Il cielo è uno scrigno dal quale gli appassionati di fotografia potrebbero estrarre un’infinità di gemme preziose da incastonare nei loro album. Eppure la volta celeste, pur costituendo un’inesauribile fonte di opportunità fotografiche, finisce il più delle volte per intimorire i fotografi. Ciò mi ha spinto a presentare qui un libro che, senza meno, ci aiuterà a conoscere meglio arcobaleni, miraggi, aurore, meteore, comete, lampi nonché i tanti altri fenomeni luminosi che hanno luogo nell’atmosfera. Un bagaglio conoscitivo che amplierà, non di poco, i nostri orizzonti fotografici regalando a tutti noi l’opportunità d’effettuare scatti unici ed irripetibili che, finora, non sembravano alla nostra portata.
Si tratta tuttavia di situazioni di ripresa ostiche, capaci di mettere a dura prova l’abilità del fotografo per più di un motivo. Gli eventi in questione, infatti:
- sono spesso improvvisi, talvolta rari e sovente di breve durata;
- non è facile valutare a priori, con un minimo d’attendibilità, la probabilità ed il luogo della loro evenienza;
- ingannano quasi sempre gli automatismi della fotocamera;
- lasciano, il più delle volte, ben poco tempo al fotografo per effettuare ragionamenti, prove o regolazioni al volo, sul campo.
Insomma, per fotografare una fotometeora non basta essere nel posto giusto al momento giusto (cosa già, di per sé, complicata). Occorre pure farsi trovare preparati nonché dotati di un equipaggiamento adatto alla circostanza. In questo genere di riprese non c’è spazio per l’improvvisazione: un briciolo di fortuna è sempre gradito, ma non è mai consigliabile affrontare il campo senza la necessaria preparazione. Sia che ci troviamo in Norvegia per riprendere un’aurora boreale, sia che siamo sul terrazzo di casa per fotografare un arcobaleno.
Per chi voglia cimentarsi, tuttavia, ci sono due buone notizie:
- la prima è che l’attrezzatura dev’essere di buon livello, ma non necessariamente specialistica. Perché se è vero che, in talune particolari circostanze, occorrono dotazioni non alla portata del comune fotoamatore, è anche vero che, nella maggior parte dei casi, un corredo fotografico ordinario risulta più che sufficiente a portare a casa dei buoni risultati;
- la seconda è che non serve essere degli astronomi per cavarsela bene in questo genere di riprese. Ma non illudiamoci troppo: se vogliamo essere capaci di progettare lo scatto e valutare l’adeguatezza delle risorse a nostra disposizione, dovremo comunque documentarci a fondo sui fenomeni da fotografare.
Il libro
Il libro che sto per presentare è «Luci e colori del cielo», scritto da Marco Meniero ed edito da Ronca Editore – una realtà editoriale indipendente che ha in catalogo numerosi testi di meteorologia. Si tratta di un testo suggestivo e coinvolgente che, per la spettacolarità della materia trattata, non può che destare grande interesse nel lettore. Dopo la prima fortunata edizione del 2020 è stata pubblicata, nel 2025, la seconda edizione dell’opera, largamente riveduta ed ampliata. Rispetto alla prima edizione le pagine sono aumentate da 145 a 240, il formato è più grande, le foto sono passate da 150 a 280 e sono stati aggiunti numerosi disegni e grafici esplicativi.
Il sottotitolo che accompagna il libro recita:
«Manuale sui fenomeni ottici che si verificano in atmosfera, nella scienza, nella storia e nell’arte: come osservarli e fotografarli».
Parole che sono ben più d’un sottotitolo. Parole che costituiscono, semmai, un’impegnativa promessa che l’autore, fin dalla copertina, sottoscrive nei confronti dei lettori. Una promessa mantenuta appieno, come spiegherò più avanti.

Ronca Editore, 2025.
L’opera è in grado di coprire le esigenze di svariate tipologie di lettori nonché perseguire differenti finalità. Essa, infatti, può essere intesa come:
- un libro di studio da leggere con attenzione dalla prima all’ultima pagina, per acquisire la buona conoscenza delle fotometeore, comprendere le loro caratteristiche fisiche nonché le cause scatenanti;
- un libro fotografico per godere delle tantissime immagini, affascinanti ed esclusive, che esso contiene;
- un manuale operativo da intendersi come un’utile guida pratica per coloro che vogliano dedicarsi all’osservazione delle fotometeore;
- un libro di consultazione da conservare gelosamente in libreria e consultare occasionalmente, nel caso d’avvistamento di una meteora.
Marco Meniero è ben consapevole di quanto il suo lavoro possa incuriosire il lettore e, sul suo sito internet, ci chiede:
«Quanti di voi hanno visto un miraggio, un raggio verde, i cani del sole, lo spettro di Broken, le nubi iridescenti, il paraelio, il gloria, il sun pillar, un sole a forma di omega al tramonto? Penso pochi o pochissimi. Di notte poi vi sono altri fenomeni luminosi legati all’interazione dell’atmosfera con il campo elettrico dell’atmosfera, come i fulmini, e con il campo magnetico della terra, come sprites, blue jets e aurore».
Concludo con una citazione riportata nella quarta di copertina del libro. Il noto meteorologo Paolo Sottocorona, che in più occasioni ha speso parole di grande apprezzamento per Meniero, dice:
«Luce astrale come pennello fotografico, sembra solo una bella frase, finché non si arriva al cospetto delle foto di Meniero e allora ci si accorge non solo che questo pennello esiste, ma anche che Marco lo sa usare bene. Non è però un freddo strumento tecnico, è davvero una finestra aperta ad incontrare emozioni. La tecnica serve, ma senza il cuore è poca cosa!».
L’autore
Marco Meniero è laureato in Scienze statistiche ed economiche. Lavora per l’Aeronautica Militare come controllore del traffico aereo, ma è anche – e soprattutto – un appassionato di astronomia, di meteorologia e di fotografia. Ha collaborato con molte autorevoli riviste del settore, ha curato un gran numero di pubblicazioni ed, in occasione delle mostre e degli eventi a cui ha partecipato, ha sempre ottenuto prestigiosi riconoscimenti (l’elenco completo è riportato qui).

Nella foto sopra riportata vediamo Marco Meniero sul campo, alle prese con un telescopio Takahashi della serie TOA (acronimo di Triplet Ortho Apochromat). Uno strumento di luminosità elevata, in grado d’offrire prestazioni d’alto livello sia per l’osservazione visiva che per la ripresa fotografica. Si tratta di un telescopio a rifrazione che, dunque, non presenta specchi al suo interno e che, grazie alla drastica riduzione dell’aberrazione cromatica, genera immagini brillanti e ben contrastate. Il suo schema ottico è costituito da un tripletto con le tre lenti molto spaziate in aria, due delle quali di tipo ED (ossia Extra-low Dispersion).
Gli argomenti trattati
«Luci e colori del cielo» è suddiviso in 15 capitoli:
- Le fotometeore
- Gli arcobaleni
- Rifrazione nei cristalli
- Riflessione sui cristalli
- Dispersione
- Diffrazione
- Rifrazione atmosferica
- Illusione ottica dei miraggi
- I miraggi astronomici: le lenti gravitazionali
- Le illusioni ottiche fisiologiche-cerebrali
- Rifrazione atmosferica: il raggio verde
- Le aurore polari
- Fenomeni luminosi misteriosi: ufo, luco di Hessdalen, folletti rossi, getti blu ed elfi
- Classificazione dei movimenti atmosferici che danneggiano le osservazioni notturne
- Inquinamento luminoso
Il libro contiene, fra l’altro, una copiosa collezione di immagini straordinarie che documentano visivamente tutti i fenomeni che potrebbe capitarci di vedere nel cielo, dai più comuni ai più rari. Nell’introduzione l’autore ci confida che, in questa seconda edizione, sono racchiusi vent’anni di lavoro ed io, dopo aver letto il libro, non ho difficoltà a credergli. Naturalmente, c’è tanto altro: spiegazioni, definizioni, descrizioni dei fenomeni, dettagli fisici, riferimenti storici, racconti, citazioni, proverbi e perfino un percorso di storia dell’arte lungo il quale sono presentati parecchi dipinti aventi come soggetto delle fotometeore.
Le opere d’arte selezionate da Meniero non sono direttamente raffigurate all’interno del libro ma, per ciascuna di esse, è riportato un QR-code contenente il link da seguire per trovare in rete l’immagine e la descrizione del dipinto in questione. È una soluzione intelligente che consente di fornire al lettore tutte le informazioni del caso senza dover appesantire troppo il volume. Il rischio che si corre, data la mutevolezza di internet, è legato alla validità dei collegamenti. Tuttavia, trattandosi di siti autorevoli – come wikipedia, wikimedia o wikiart – si spera che il problema dei link interrotti tardi parecchio a presentarsi. C’è solo un piccolo inconveniente che, seppur veniale, voglio segnalare: i codici QR sono davvero minuscoli ed, essendo per di più ubicati lungo il bordo interno delle pagine, risulta molto scomodo inquadrarli.
Mi piace anche segnalare il fatto che, al termine della trattazione di ciascuna fotometeora, Meniero riporti degli utilissimi consigli sia per l’osservazione visuale che per la ripresa fotografica di quel determinato soggetto. Ciò può rappresentare, in molti casi, un grande aiuto per coloro che intendano intraprendere un personale programma di avvistamenti nonché per i fotoamatori i quali, grazie ai suggerimenti di Meniero, potranno effettuare sul campo le scelte più giuste nella regolazione della fotocamera e nella selezione di obiettivi ed accessori.
Conclusioni
Ritengo che il libro di Marco Meniero meriti, senza ombra di dubbio, un posto d’onore nella nostra libreria. È un testo utile allo studioso, al fotografo ed a chiunque abbia voglia d’imparare – il che lo rende anche un’ottima scelta per un regalo. Lo definirei un’eccezionale opera “divulgativa” se non temessi, con tale termine, di sminuirlo.
Il limite più grande che ho ravvisato in questa pubblicazione, paradossalmente, coincide col suo maggiore pregio, vale a dire un’esagerata “vocazione enciclopedica”. Documentare in 240 pagine di testo ed immagini tutti i fenomeni luminosi che hanno luogo in atmosfera, corredandoli peraltro con considerazioni tecniche, scientifiche, aneddotiche, fotografiche ed artistiche, costituisce un obiettivo terribilmente ambizioso che comporta necessariamente qualche compromesso. Tuttavia, il sapiente sforzo profuso da Meniero per conciliare la completezza ed il livello d’approfondimento della trattazione con il numero di pagine a disposizione, gli ha consentito di vincere, in larga parte, la sfida.
La disposizione degli argomenti è ben studiata, la lettura è sempre interessante e scorre fluida nonostante la complessità della materia. L’unica pecca grave, per un libro del genere, è la mancanza di un indice analitico che agevoli il lettore nel reperimento veloce delle informazioni cercate.
L’opera di Meniero si fa apprezzare anche per la veste editoriale. Il formato è quello tipico dei saggi e dei manuali, ossia 17×24 centimetri. Stampa, resa dei colori, riproduzione delle immagini fotografiche, grammatura e qualità della carta sono tutto sommato, per la categoria e per la fascia di prezzo del prodotto, decisamente superiori alla media.
Insomma, un libro promosso a pieni voti che, di certo, arricchirà le nostre conoscenze in un settore tanto impegnativo quanto appassionante.